Crocchette di pollo stampate in 3D? Quella che sembra fantascienza è invece realtà, grazie al visionario universo dell’additive manufacturing. Nelle sconfinate praterie creative si è infilata la KFC (Kentucky Fried Chicken), colosso del fast food che, in collaborazione con un laboratorio moscovita specializzato nella bioingegneria e nella stampa 3D di tessuti organici, ha cercato di replicare in ambiente controllato le famosissime nuggets dorate. L’idea è stata quella di trovare un sostituto sintetico della carne che però la eguagli in sapore, profumo e consistenza. I ricercatori russi hanno così messo a punto un processo di stampa 3D che consente di ottenere crocchette complete di panatura e spezie, pronte per essere fritte.
Ma che vantaggio potrebbe derivare dal rivolgersi alla scienza per trovare un sostituto al pollo, ai bovini e agli altri animali da carne? Non ci sono solo motivi etici, ma anche ecologici: secondo una ricerca ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) del 2019, in Italia gli allevamenti intensivi sono la seconda fonte di inquinamento dopo il riscaldamento domestico.